SAFARIS & TRAVEL GSA specializzata nel continente Africano
collabora con HTMS per promuovere le sue rappresentanze vs il Trade Italiano
“Sono passati 30 anni dal mio primo Safari in Africa… Dovetti ripetere decine di volte quel viaggio, che ogni volta cambiava prospettiva, angolo di osservazione, emozione, fino a dare un’identità alle mie sensazioni e raggiungere la consapevolezza che la mia passione sarebbe diventata il mio lavoro“
Così si presenta Giammarco Rosa, fondatore di SDT Safaris & Travel, di cui la società in seguito diventa Safaris & Travel, ad esplorare l’Africa nel 1989 e dopo aver passato 31 anni visitandola in lungo e in largo definisce ancora questo meraviglioso continente come un “PAESE SCONOSCIUTO”.
In poche parole; tutti ne parlano pochi la conoscono veramente. Per questo la nostra missione è fare conoscere le differenti “sfumature d’Africa” partendo alla conoscenza della Tanzania, un Paese pieno di meraviglie, partendo dal Nord con la sua biodiversità unica al mondo, il selvaggio Sud espressione totale dell’Africa immaginaria proseguendo fino allo sconosciuto Ovest dove i simpatici primate ne fanno da padrone di casa, concludendo con la coloniale costa e le sue isole tra Oriente e Africa.
Continuando così con il meraviglioso Kenya, terra di mille leggende oltre che padrone dei più bei safari nel Mondo con il conosciuto Sud, passando alla leggendaria Rift Valley e la regione dei Laghi spostandoci al Nord con i vari confini tra cui l’Etiopia terra nascente dei famigerati guerrieri Maasai, per arrivare infine alla splendida costa oltre che balneare di stampo altamente culturale come la mistica Isola di Lamu.
Da qui nasce l’interesse di creare Safaris & Tavel – Northern Afrca, con DMC (Destination Management Company o corrispondente in Loco) in Mauritania, Safaris & Travel – Eastern Africa, con DMC di proprietà in Tanzania, Kenya, Uganda e Ruanda e Safaris & Travel – Southern Africa, con DMC in Namibia, Sudafrica e Botswana.
L'esperienza maturata nel continente da molti anni ha favorito la costruzione di un network di partnership e collaborazioni con operatori capaci di garantire la medesima expertise e orientamento al mercato italiano. Proprio la capacità di coprire gran parte del continente Africano con un taglio sartoriale, sia per individuali che per gruppi e MICE ha fatto si che tale esperienza confluisse nel portfolio di HTMS.
Il nostro ufficio DMC (Destination Management Company o corrispondente in Loco) con sede in Kampala (Uganda), ha come obbiettivo di fare conoscere una parte dell’africa dell’Est e le sue bellezze naturalistiche e culturali. Nato come progetto solidale l’azienda lavora in “ecoturismo”, parola usata spesso negli ultimi anni ma non propriamente messa in atto.
Un punto di riferimento per la “perla d’Africa” così venne nominato l’Uganda da Wiston Churcill proseguendo per gli spettacolari paesaggi del Rwanda arrivando fino alla mistica R.D. del Congo e i suoi primate. Lo staff è composto da professionisti che conoscono il territorio alla perfezione come il direttore Robert, ex guida. Un servizio garantito su 2 paesi, con una vasta scelta di tour, idee di viaggio, servizi incoming e programmi totalmente tailor-made soprattutto sul trekking per avvistare i rarissimi gorilla di montagna in tutti i Paesi elencati.
Un territorio ricco di bellezze naturali, dalle montagne della luna casa dei rarissimi gorilla di montagna ed altri svariati primate, le foreste pluviali come quella di Nyungwe a laghi chiamati Vittoria e Kivu, al fiume Congo, passando dal Nilo Azzurro alle cascate Murcison i Parchi di savana come il Quuen Elizabet, l’Akagera con la sua unica bio-fauna senza dimenticare siti di interesse culturale, con villaggi rurali e tradizioni ancestrali.
A causa della sua conformazione fisica, molte caratteristiche rendono speciale la Tanzania sia dal punto di vista naturalistico, sia da quello antropologico e storico; qui si trovano i grandi laghi africani, ma anche la montagna più alta del continente e un lungo tratto di oceano indiano crogiuolo di razze e antiche civiltà.
Nel suo territorio la Great Rift Valley, culla dell’evoluzione umana, esprime alcuni tra i suoi paesaggi più spettacolari, mentre la natura, con i suoi diversi ecosistemi, è ben rappresentata in 22 Parchi Nazionali (5 sono stati creati dopo il 2009) e numerose Riserve per un totale di territorio protetto pari al 25%.
La grande migrazione nel Serengeti, i giganteschi baobab del Tarangire e lo scenografico cratere di Ngorongoro. Ma anche i remoti Parchi Nazionali del Sud e quelli poco battuti da essere umano dell’Ovest, contornata da dolci isole che profumano di spezie provenienti dall’Oriente…In Tanzania bastano poche ore per spostarsi dalle infinite savane ai resti di antiche città-stato swahili, da un’incredibile barriera corallina alla vertiginosa vetta del famigerato Kilimanjaro.
Con un quarto del territorio coperto da Parchi e Riserve, l’esperienza di fare safari è unica.
Attraverso le immense pianure del Serengeti, più di due milioni di erbivori tra gnu e zebre attraversando grandi pascoli verdi inseguiti dai famelici predatori. È lo spettacolo della migrazione, che da Sud a Nord e viceversa si ripete ciclica nel cerchio della vita. Sugli alberi del Lago Manyara si arrampicano i leoni, mentre il Parco Nazionale di Tarangire è punteggiato di giganteschi baobab. Più a Sud, nel Ruaha e nella vecchia Riserva di Selous diventata per più della metà Parco del Nyerere vive il licaone, quasi completamente estinto per stupide ignoranze umane.
Dalle acque blu dell’Oceano Indiano emergono le isole di Zanzibar, Pemba e Mafia, arcipelaghi racchiudenti mix di architettura coloniale, fondali variopinti e incantevoli spiagge bianche…La storia coloniale e precoloniale di questa parte d’Africa dove si forgiarono antiche vie commerciali battute da arabi e portoghesi, ha conosciuto il crudele commercio degli schiavi ed è attraversata dalle imprese di famosi esploratori europei.
La Tanzania è una terra affascinante come i sapori e gli odori dei suoi mercati dalle spezie e come i colori dei suoi alberi in fiore, delle sue colline e degli ornamenti dei suoi popoli.
Branchi di gnu invadono di continuo la pista che conduce al parco nazionale di Serengeti, in lingua Maa, dei Maasai, significa “pianura selvaggia senza fine”, termine appropriato per un altopiano dove per ore l’orizzonte è formato da centinaia di migliaia di goffe antilopi, gnu, oltre a moltitudini di zebre e gazzelle.
La grande migrazione è dettata dalla concomitanza della pressione esercitata dalle grandi mandrie sui pascoli con il ciclo delle piogge che si spostano da sud verso nord creando continuamente nuovi pascoli. Gli animali per sopravvivere seguono le piogge durante un viaggio lungo e pericoloso dando la possibilità agli esemplari della stessa specie, stanziali, di sopravvivere nella grande prateria.
Tra gennaio e marzo vedono la luce nella zona del lago Ndutu nel sud del Serengeti e nelle pianure della Conservation Area di Ngorongoro, circa 800 mila nuovi nati che ad aprile sono già in grado di seguire gli adulti. A maggio le mandrie si radunano e cominciano la transumanza. Da dire, che non si tratta di un’unica mandria compatta, ma bensì dall’insieme di innumerevoli mandrie, che arrivano ad essere anche 70/80.000 esemplari.
A giugno seguendo le piste della piana del Serengeti, gli gnu si spostano verso il fiume Grumeti e il Western Corridor, dividendosi poi in 2 grandi correnti. La mandria, composta da gnu e zebre, si avvicina al fiume a più riprese, perlustrando le rive e dopo vari avvicinamenti al fiume gli animali si ammassano sulla riva, non si sa cosa faccia in realtà scattare la molla della decisione, sta di fatto che ad un certo punto uno degli animali rompe gli indugi, con un gran salto si tuffa e comincia la sua sfida con la sopravvivenza. Essendo il primo è quello che rischia di più, ma subito il branco parte e si tuffa dietro, il fiume si riempie di animali che lottano disperatamente per sopravvivere.
Rimarranno nella regione del Masai Mara fino a settembre quando, esauriti anche qui i pascoli cominciano il ritorno seguendo il percorso inverso ai luoghi dove sono nati, al Sud nel Serengeti e nell’Area di Conservazione di Ngorongoro. È possibile vedere attraversamenti fino a novembre inoltrato. Giunti a destinazione, troveranno i nuovi pascoli formatisi con le nuove piogge.
Chi visita il Kenya non può non rimanere stupito nell’osservare i diversi ambienti naturali che ne caratterizzano il territorio: savane, montagne, deserti e Vallate abitate da animali selvatiche popoli senza tempo riescono a trasmettere al viaggiatore forti emozioni, struggenti ricordi e quello stato d’animo indifferenziato di timore e attrazione sempre più raro nel nostro mondo.
Considerato dagli antropologi come la “culla dell’umanità”, il Kenya è anche il cuore dei safari africani, in cui vivono le più diverse specie di animali selvatici di tutto il continente: meravigliosi Parchi faunistici, spiagge incontaminate accarezzate dal “kaskazi”, il vento che lambisce la costa- splendide barriere coralline, cime maestose ed antiche città swahili.
Per molti rappresenta il simbolo dell’Africa, la destinazione adatta per chi ricerca l’Africa selvaggia e desidera uno stretto e diretto contatto con la natura primordiale.
Il Kenya è uno dei Paesi più attraenti ed interessanti del continente africano. Le ragioni di questo interesse sono molteplici: etnografici, grazie ai vari gruppi tribali differenti per la lingua e cultura che qua possono incontrare; naturalistiche, per la straordinaria varietà di ambienti in cui vivono in delicato equilibrio, mondo vegetale de animale; culturali per la complessa storia delle città stato swahili che sono sorte nell’ultimo millennio lungo la costa dell’Oceano Indiano.
Esistono in Kenya 3 distinte ragioni morfologiche, la fascia costiera ricca di interminabili spiagge orlate di palme di cocco; l’enorme altipiano attraversato dalla ciclopica Rift Valley che si innalza nel centro del Paese, e infine il tavolato desertico e stepposo del Nord abitato dai favolosi nomadi del deserto di origine nilotica e camitica.
Per salvaguardare gran parte del suo variegato territorio, il Kenya ha istituito numerosi parchi e riserve naturali, diventando così una delle regioni più conservate al mondo.
Il nostro ufficio DMC (Destination Management Company o corrispondente in Loco) con sede in Kampala (Uganda), ha come obbiettivo di fare conoscere una parte dell’africa dell’Est e le sue bellezze naturalistiche e culturali. Nato come progetto solidale l’azienda lavora in “ecoturismo”, parola usata spesso negli ultimi anni ma non propriamente messa in atto.
Un punto di riferimento per la “perla d’Africa” così venne nominato l’Uganda da Wiston Churcill proseguendo per gli spettacolari paesaggi del Rwanda arrivando fino alla mistica R.D. del Congo e i suoi primate. Lo staff è composto da professionisti che conoscono il territorio alla perfezione come il direttore Robert, ex guida. Un servizio garantito su 2 paesi, con una vasta scelta di tour, idee di viaggio, servizi incoming e programmi totalmente tailor-made soprattutto sul trekking per avvistare i rarissimi gorilla di montagna in tutti i Paesi elencati.
Un territorio ricco di bellezze naturali, dalle montagne della luna casa dei rarissimi gorilla di montagna ed altri svariati primate, le foreste pluviali come quella di Nyungwe a laghi chiamati Vittoria e Kivu, al fiume Congo, passando dal Nilo Azzurro alle cascate Murcison i Parchi di savana come il Quuen Elizabet, l’Akagera con la sua unica bio-fauna senza dimenticare siti di interesse culturale, con villaggi rurali e tradizioni ancestrali.
Il nome generico "Gorilla" fu introdotto dallo scienziato francese Isidore GeoffroySaint-Hilaire prendendo ispirazione dal greco Górillai, una popolazione di donne selvagge e pelose della Libia (termine che allora indicava l'Africa conosciuta a ovest del Nilo) citata da Annone nel VI secolo a.C. nel suo libro Il viaggio di Annone, comandante dei cartaginesi, intorno alle zone della Libia oltre le Colonne d'Ercole, che depositò nel tempio di Crono, tradotto in greco due secoli più tardi.
Il gorilla di montagna si distingue dagli altri gorilla per il pelo più lungo e più scuro, che sulla schiena dei maschi adulti assume un colore grigio argenteo. I maschi pesano tra 140 e 180 kg, le femmine tra 70 e 110 kg. Sul cranio sono presenti due creste ossee, più sviluppate nei maschi: una superiore (sagittale) e una sulla nuca. I gorilla di montagna sono animali diurni e terrestri; anche se sono in grado di arrampicarsi sugli alberi, sono i primati meglio adattati alla vita al suolo. La locomozione è essenzialmente quadrupede, ma possono percorrere brevi tratti in posizione bipede.
Sono erbivori, nutrendosi soprattutto di foglie, gambi, germogli e, in minor misura, di cortecce, radici e fiori. Un piccolo contributo alla dieta è costituito da insetti (formiche e larve) e lumache.
Un maschio adulto può mangiare in un giorno anche 34 kg di cibo vegetale, una femmina poco più della metà.
Le femmine hanno il primo figlio tra i 10 e i 12 anni, mentre i maschi cominciano ad accoppiarsi intorno ai 15 anni.
L’allattamento dura fino a tre anni, anche se i piccoli integrano la dieta con sostanze solide dagli otto mesi. I gorilla di montagna sono ad elevatissimo rischio di estinzione, essendo ridotti a meno di mille individui suddivisi in due popolazioni: una nel Parco nazionale impenetrabile di Bwindi, in Uganda, e l’altra in una piccola zona presso il triplo confine di Uganda, Ruanda e Repubblica Democratica del Congo.
Un censimento effettuato nel 2002 aveva comunque rilevato un incremento del numero di individui rispetto a 12 anni prima. Nonostante la guerra civile in corso nella Repubblica del Congo, la popolazione dei gorilla di montagna del Parco nazionale di Virunga è in crescita e conta attualmente circa trecento esemplari.
Definita da Winston Churchill "la perla d'Africa, Un vero paradiso naturale, costituito da una grande varietà di ambienti diversi dimenticato da molti anni ed oggi tutto da riscoprire; una popolazione cordiale e gentile, con grandi sofferenze alle spalle, il sorriso sempre sul viso e un radioso futuro in costruzione davanti a sé il territorio non potrebbe essere più vario: passando dai vulcani del Sud-Ovest alla savana del Nord-Est, dove passano le mandrie di elefanti che migrano dal Sudan al Kenya.
Sicuramente l'Uganda è l'unica destinazione dove il numero di specie di primati presenti nelle sue foreste è impressionante quanto la varietà di antilopi nelle pianure, dove l’emozione tenerissima di tenere per mano un giovane di scimpanzè o di un incontro ravvicinato con i temibili gorilla di montagna è un’esperienza unica nel suo genere. La biodiversità è tanto più importante in quanto l'Uganda ha un'estensione molto inferiore delle altre tre nazioni africane che possono vantare la presenza di più di mille specie di uccelli, dove il fascino di mille colori iridescenti dei medesimi che volano nella foresta è impagabile come la vista di altissime montagne coperte da nevi perenni uscite solo dalla fantasia dei geografi dell’antichità.
Ma il Paese offre molto più di questo: c'è il fiume Nilo con le sue sorgenti, che così a lungo ha saputo celare la sua origine misteriosa con le impressionanti cascate di Murchinson Falls, ci sono i picchi innevati del Ruwenzori; ci sono i vulcani Virunga ed il Monte Elgon che offrono splendidi scenari di montagna; c'è l'idilliaca serie di isole nel Lago Vittoria; tanti laghi vulcanici incorniciati dalla rigogliosa foresta tropicale, luoghi divenuti famosi per i coraggiosi viaggi d’esplorazione dei primi occidentali che calcavano queste terre dove pascolano lontane mandrie di bufali, oltre al verde cupo della verdissima vegetazione che fa da contrasto al rosso vivo della terra e ancora i versi emessi dagli animali come zebre, leopardi, leoni, antilopi, ippopotami, elefanti, che si muovono temerari nella savana, anch’essa terra solcata per amore della scoperta o per amore della fama e ricchezza.
Il Ruanda è un piccolo grande Paese ubicato nel cuore del Continente Nero. Il “Paese dalle Mille Colline”, un angolo d’africa a dir poco splendido per la sua storia, per le sue bellezze naturali e per una fauna unica nel suo genere.
L’Antico Regno del Ruanda sprofondò nell’inferno di una dominazione coloniale che stimolò solo l’odio nelle persone e come questo fatto, con l’arrivo dell’indipendenza, si tramutò in morte e sangue, fino allo sterminio di quasi un milione di Tutsi nel vicino 1994.
Purtroppo nel disinteresse mondiale il Ruanda fu liberato dai soli Ruandesi trasformando oggi il Paese in un regime stabile e soprattutto con meraviglie da esplorare. Il Parco dei Vulcani, un’area protetta di grande importanza scientifica e turistica, in Parco dio alta montagna con alcuni degli scenari più belli del continente africano, che ospita una delle specie animali più minacciate di estinzione al Mondo; i gorilla di montagna.
I Vulcani Karisimbi, Bisoke, Sabynyo, Gahinga e Muhaniura con un’altezza che passa dai 4500 m. ai 3470m. di altitudine, sono ricoperti da una fitta foresta pluviale dove, oltre ai gorilla di montagna vivono centinaia di specie di uccelli e numerose altre specie animali, tra cui il bufalo e l’elefante di foresta. Gli scenari mozzafiato del lago Kivu e la foresta pluviale di Nyungwe, la più estesa foresta di montagna di tutto il continente Africano con svariati ecosistemi.
Il Parco Nazionale dell’Akagera al confine con la Tanzania, caratterizzato da numerose aree umide e dalla presenza di una savana arbustiva offrendo così riparo alla grande fauna africana.
La Mauritania è un paese dalle bellezze naturali, dove ogni viaggiatore si aspetta grandi emozioni. Il nostro DMC (Destination Management Company o corrispondente in Loco) con sede in Nouakchott si occupa di realizzare i desideri con un’organizzazione fatta da 11 persone più altre guide freelance, specializzata in tour itineranti nel deserto.
Tutti i tour sono studiati appositamente per conoscere la mistica, maestosa natura sottostante e l’angolo antropologico fermatosi oramai più di mille anni or sono con i Mauri o chiamati anche uomini blu e le sue tradizioni ancestrali come il gavage.
L’azienda organizza viaggi in: taylor made per individuali, gruppi, SIC e MICE. La balneazione non è organizzata sebbene le spiagge siano predisposte per questo, non esiste una vera organizzazione se non soggiorni brevi in tende a igloo o sacchi a pelo.
Regno dello splendente deserto e della sua poesia che purifica la mente e libera i cuori soggiogati da tanta bellezza; luogo ove gli uomini, dall’animo nomade, custodiscono ed esercitano la remota conoscenza del sapere delle sabbie...al viaggiatore pare di vivere un’atmosfera sconosciuta ed in un tempo oramai perso nel lontano passato; le cose più umili e semplici come il pane, la legna da ardere e la desiderata acqua, assumono una straordinaria importanza.
Qui si assapora l’ineffabile dolcezza che procurano alla vista le orlature dell’immenso deserto e la sabbia nell’aria, spostata talvolta da un vento impetuoso, che sfilaccia le nuvole e irradia questi luoghi di una luce al cui influsso è quasi impossibile sottrarsi. Il profumo di piante erbacee secche, il mormorio del vento tra i palmizi, il verso tra i dromedari, la distesa ondeggiante dell’Oceano, le dune del colore dell’oro prezioso accolgono il viandante cingendolo in un caldo, suadente abbraccio ancestrale.
Un viaggio che origina ricordi perenni, tra Oceano cristallino e abissi desertici.
L’ufficio in Loco nasce come agenzia ricettiva in Johannesburg, attraverso il suo fondatore ed attuale direttore esecutivo, da 30 anni presente sul territorio. L’obbiettivo dell’azienda è quello di sviluppare per il mercato italiano un progetto in self drive su tutto il territorio Sudafricano dapprima e successivamente namibiano, studiandone attentamente le dinamiche usufruendo dell’intera organizzazione.
Dopo uno studio maniacale del territorio, la sede viene spostata dapprima in Cape Town trasformandola poi in DMC, selezionando personalmente ogni singolo componente dello staff interno e freelance. Nel 2014 apre una sezione dedicata a gruppi, incentive e Mice. Così anche per la Namibia, essendo pur sempre molto difficile sviluppare un prodotto Mice e gruppi oltre le 16 persone per la poca ricettività delle strutture e per la scarsa qualità delle strade.
Il Botswana è l’ultimo ad arrivare in azienda ma si fa conoscere bene con il prodotto “campi mobili” nella parte Nord del Paese e con il grande classico ovvero lodge e campi fissi in tutto il Botswana.
L’ufficio in Loco ad oggi si avvale di organizzazione: Sudafrica; Self Drive Viaggi di nozze, SIC, Gruppi, MICE, Incentive, Namibia; Gondwana Collection Hospitality Camp & DMC
È impossibile descrivere in modo completo e capillare il Sud Africa in poche parole: se si dovesse raccogliere tutto in un libro servirebbero migliaia di pagine. I sudafricani stessi si stanno ancora conoscendo tra loro, dopo aver vissuto “separati in casa” per anni e molti luoghi prima inaccessibili si sono aperti da poco al turismo. Un giro in Sud Africa è come una visita al British Museum di Londra: muovendo da una zona all’altra si abbracciano periodi molto diversi, sensazioni e parametri del tutto contrastanti… sembrerà di galleggiare nella storia del continente, riflessa qui nei volti diversissimi della gente.
Un museo a cielo aperto sia per la natura e i suoi territori incredibilmente vari, che per l’interazione tra culture diverse costrette a trovare equilibri sempre nuovi: nello spazio di poche ore si ricevono le effusioni dell’oceano, bagliori metropolitani, seduzioni asiatiche del gusto e dell’olfatto nei mercati delle spezie. I suoni armoniosi della foresta si alternano ai colori pastello delle valli di campagna, la flora cambia continuamente come i tratti somatici delle persone e le architetture di ogni origine culturale.Situata all’estremità meridionale dell’Africa, il Sud Africa è bagnato da 2 oceani: indiano ad est, influenzato dalla corrente calda del canale di Mozambique proveniente dall’equatore, ed atlantico ad ovest, con la corrente fredda del Benguela, proveniente dal Polo Sud.Esteso su una superficie di 1.223.226 Km quadrati, pari all’equivalente della somma di Italia, Francia, Germania, Olanda e Belgio (circa 4 volte e 1/2 l’Italia), il Sudafrica è composto da 9 diverse province: Gauteng, North-West, Limpopo Province, Mpumalanga, KwaZulu-Natal, Free State, Western Cape, Eastern Cape e Northern Cape.
La sua popolazione conta 54 milioni di abitanti, di cui 39 milioni di neri (prevalentemente Zulu e Xhosa), 4,7 milioni di bianchi, 8 milioni di meticci ed 1 milione di indiani.
È un paese molto diverso dagli altri stati africani in quanto gode di un sistema politico, sociale ed economico molto simile a quello occidentale. Possiede la rete stradale più sviluppata del continente africano: la maggior parte delle strade sono ben segnalate e quasi tutte asfaltate e paragonabili alle nostre tangenziali (ad eccezione delle zone limitrofe ai parchi per raggiungere riserve private o campi statali). Non è indispensabile il veicolo 4 x 4 ad eccezione nel Nord Ovest verso il Parco Nazionale Richtersveld, Augrabies Falls e nel periodo delle piogge nel Kwazulu Natal. Pochi paesi al mondo possono competere con la sua bellezza e varietà di panorami, tali e tanti sono gli scenari naturali che offre, insieme ad una ricettività di elevato standard internazionale e a mille piacevoli sorprese per il turista esigente e attento, la cui scoperta si rivelerà addirittura superiore ad ogni aspettativa.
Un Paese in continuo e veloce mutamento che farà cadere tutti gli stereotipi e i preconcetti: è uno stereotipo che tutte le strade di Johannesburg pullulino di ladri o che le strade del Parco Nazionale Kruger siano popolate come autostrade: Johannesburg può essere visitata in modo interessante e sicuro o basta inoltrarsi un po’ oltre le piste più battute per scoprire flora e fauna incontaminate anche nell’immenso Kruger. E’ superato anche lo stereotipo dei Big Five: i sudafricani sono fieri di avere i Big Six, grazie alla possibilità di avvicinare la balena come in pochi altri luoghi al mondo.
La Namibia è un Paese assolutamente unico per la varietà delle specie viventi e delle bellezze naturali che l’adornano e, proprio per le sue innumerevoli sfaccettature, viene denominata “il Diamante d’Africa”. Emozionanti safari fotografici alla ricerca della fauna selvatica africana, esplorazioni botaniche alla scoperta della Welwitscia Mirabilis, del Kokerboom o dei Botteer Tree, trekking lungo canyons e affascinanti paesaggi semi desertici sono alcune delle numerose esperienze che si possono vivere durante un viaggio in Namibia. Ovviamente non finisce qui...dalle frizzanti cascate di Epupa alle pitture ed incisioni rupestri di Twyfelfontein; dalle colonie di foche di Cape Crossai relitti di nave della Skeleton Coast; dai fenicotteri rosa di Sandwuch Harbur ai tramonti delle più antiche dune del Mondo nel Deserto del Namib; dalla ricca fauna del Parco Nazionale dell’Etosha alle eleganti donne Himba provenienti originariamente dall’Angola, dal Fish River Canyon al selvaggio Damaraland. Ma non scordiamo le città; la città fantasma di Kolmanskop, le coloniali tedesche Luderitz e Swakopmund, la capitale Windhoek.
Incuneato tra il Kalahari ed il fresco Atlantico, è un Paese ricco di risorse naturali e di una indiscutibile bellezza paesaggistica, che ha ereditato una solida infrastruttura moderna ed una grande varietà di culture, tra cui quelle dei San, degli Herero, dei Khoi Khoi, degli Ovambo e dei Kavango. La Namibia è celebre per i contrasti del suo paesaggio, che non hanno eguali. Si ritiene che il Deserto Namib, esteso lungo la costa, unico nella sua desolazione, con le sue dune sia il più antico deserto del mondo.
L'altopiano centrale, dalle savane cosparse di rovi termina a sud nel maestoso Fish River Canyon. Nel nord del Paese, i paesaggi variano dalle aperte pianure della Piana di Etosha, alla savana boscosa, la Skeleton Coast si affaccia immutabile sull’Oceano, il Koakoland offre distese desertiche e culture tradizionali degli himba, il Caprivi è rigoglioso e verde.
L’arte rupestre di epoca preistorica, e l'incredibile Welwitschia mirabilis, detta anche la pianta fossile danno presenza di un tempo passato. I parchi della Namibia sono tra i migliori di tutto il continente nero, i ranger e gli operatori sono professionisti altamente specializzati.
Confinante con l’Angola a Nord, con lo Zambia a Nord-Est, con il Botswana ad Est e con il Sudafrica a Sud-Est, è grande circa 3 volte l’Italia, con una popolazione pari a quella della Liguria. Attraversata dal Tropico del Capricorno, ha una forma compatta simile ad un rombo; si estende per 1500 km. da Nord a Sud e per circa 700 km. da Est ad Ovest. I colori sono una particolarità del paese, che vanno da tutte le tonalità dell’ocra al malva, al violetto, intercalati da rossi, neri e bianchi delle montagne, il blu ed il turchese del cielo, lo smeraldo delle zone palustri ed il rosa dei fenicotteri.
Questo paese, situato nel centro dell’Africa meridionale, privo di sbocchi al mare, dalle dimensioni pari a quelle della Francia e dall’aspetto piuttosto uniforme, trova la sua massima espressione nella natura selvaggia “padrona assoluta”. I Boscimani, che arrivarono più di 30.000 anni fa, furono i primi abitanti del Paese e lasciarono tracce della loro migrazione in tutta l’Africa Australe, disegnando sulle rupi graffiti e dipinti. Questo popolo fu seguito dai pastori Khoi-Khoi (Ottentotti) e poi da gruppi di Bantu scesi dal Cameroun, che migrarono dalle regioni nord-occidentali e orientali dell'Africa all'incirca durante il primo o secondo secolo d.C. e si insediarono lungo il fiume Chobe. Alcuni gruppi di Bantu scesero in altre zone, dando origine alle etnie dei Sotho meridionali del Lesotho e dei Sotho settentrionali del Sudafrica, mentre quelli rimasti nel territorio dell’attuale Botswana vennero chiamati Tswana. Vissero fino al XVIII secolo in rapporti relativamente amichevoli in piccole tribù sparse per il Kalahari.
Qui troverete i parchi e le riserve più selvagge ed autentiche d’Africa dove scoprire paesaggi sconfinati ed incontaminati, la meraviglia dei piccoli e grandi animali d’Africa in autentica libertà. Le strutture alberghiere riservati ai moderni viaggiatori, sono autentici, raffinati, esclusivi campi tendati che non trascurano confort e lusso nel massimo rispetto dell’ambiente e della natura circostante patrimonio naturale del mondo. l Botswana ha mantenuto inalterato il sapore selvaggio della sua natura incontaminata, dove i paesaggi, di incredibile bellezza, suscitano nell’animo emozioni indimenticabili. Immensi spazi e aspri contrasti esaltano uno degli ultimi paradisi della terra, non ancora modificato da un eccessivo popolamento o da una urbanizzazione sconsiderata. Dalle riarse sabbie del deserto del Kalahari, ultima dimora dei Boscimani, si passa alle acque cristalline delle lagune ed alle foreste del Delta dell’Okawango con le sue paludi che pullulano di vita. Il Botswana è un’oasi preziosa che conserva ancora un patrimonio unico al mondo di flora e di fauna.
Le pozze di sale ed il Parco naturale di Magkadigkadi Pans, vasti quanto il Portogallo, circa 5 milioni di anni fa costituivano il fondo di un mare che si estendeva su gran parte della zona settentrionale del Paese.
Il Botswana è il Paese africano con la più vasta estensione di aree protette, parchi e riserve non hanno confini e gli animali si muovono in libertà tra le varie regioni del Paese. Il turismo è controllato per prevenire un impatto ambientale devastante: non è permessa la costruzione di grandi alberghi nei parchi, ci sono solo lodges, con campi tendati o bungalows, che possono ospitare fino ad un massimo di 20-30 persone. Ogni struttura è rigorosamente controllata dal Governo per tutelare l’ecosistema del Paese. Per una precisa scelta di politica ambientale nazionale in materia di salvaguardia naturalistica un viaggio in Botswana potrebbe sembrare ancora meta per pochi, ma le cose belle e fragili come gli ecosistemi devono essere protette…
Sono molti i Paesi che adottano il nome “Africa in miniatura”, riconoscendo così la presenza sul territorio di un gran numero di aspetti geografici, naturalistici, antropologici e climatici, tali da forgiarsi di questo nome. Per fare un po’ di chiarezza, l’unico Paese del continente nero che ospita la maggior parte di questi elementi e il Camerun. La rigogliosa vegetazione in gran parte ancora vergine della fitta foresta equatoriale del Sud con la marittima Duala, alle catene montuose dell’Ovest coperte di alberi e di una flora che assomiglia più alla Svizzera che ad un paese Africano dove oltretutto si trova il monte Camerun, un vulcano ancora in attività. Le spiagge dorate della costa, lambite dalle azzurre onde dell’Oceano Atlantico sono delimitate solo dalle palme di cocco, i verdi altopiani dell’Adamaoua, una savana fatta di arbusti la quale ospita una grande quantità di grossi animali selvatici. La brulla savana saheliana, casa di grandi mandrie di elefanti e gruppi di pastori nomadi; la regione semi-desertica dell’estremo Nord adiacente al grande Lago Ciad, facente parte dei numerosissimi fiumi, laghi e cascate sparsi in tutto il Paese. La parte antropologica è il vero gioiello con oltre 240 etnie con altrettante lingue riconosciute come dialetti, provenienti da ceppi bantu, semibantu, nilotici ecc...Viaggiare in Camerun rappresenta in questo senso dal punto di vista etnico-culturale. Fondamentale è la conoscenza di usi e costumi dei popoli pigmei cacciatori e raccoglitori, abitanti delle folte foreste tropicali e grandi conoscitori di esse, o altrettante tradizioni millenarie delle Chefferie radicato in tutto il paese ma di grande importanza nell’Ovest con i Bamoun o i Bamileke. Infine i Parchi e le Riserve Naturalistiche sono in numerosi e di svariato interesse dove vive la fauna selvatica africana, dai piccoli ai grandi animali, permettendo così di effettuare fotosafari sia nell’arido Nord con elefanti, giraffe, leoni, antilopi, che nella foresta meridionale primeggiata da gorilla di pianura, scimpanzè rane giganti, elefanti di foresta, gazzelle, leopardi, pochi cambiamenti sulle vaste pianure del centro incontrando ippopotami, coccodrilli elefanti, leoni. Questo caleidoscopio di emozioni racchiuse in un lembo di terra, con una grandezza pari a quasi due volte l’Italia solo da pochi anni si sta aprendo ad un turismo organizzato, dando così l’opportunità al viaggiatore una sensazione di esplorazione più che di viaggio.
Safaris & Travel Western Africa rappresenta un DMC nato nel 2015 a dall’esperienza del suo fondatore, il quale ha dedicato, più di 15 anni alla scoperta dell’Africa dell’Ovest, dapprima come guida turistica in alcuni dei Paesi come Camerun e Gabon e poi come organizzatore, rilevando e strutturando alcuni uffici DMC in Loco, selezionando e formando tutto il personale, dal booking alle guide/autisti.
Leader nella progettazione e implementazione di programmi sulle destinazioni Camerun con sede principale e filiali di Gabon, Nigeria, Repubblica del Congo (Brazaville), Chad, Repubblica Centroafricana, Benin, Togo e Ghana il DMC vanta uffici in loco in tutte i Paesi sopracitati e, fattore di grande importanza, ampia conoscenza del territorio sottostante. Paesi fino a poco tempo fa poco considerati sul lato turistico, ma ricchi di cultura, con una biodiversità unica al mondo, oltre ad una storia tra le più affascinanti, il tutto ancora poco conosciuto. Il DMC si occupa di sviluppare viaggi culturali, naturalistici, etnografici e balneari
Viaggi tailor made per individuali FIT, gruppi leasure, gruppi precostituiti e partenze SIC